lunedì 1 novembre 2010

Le altre energie rinnovabili

Oltre al fotovoltaico e al solare termico, il settore delle energie rinnovabili annovera anche gli impianti geotermici, mini-eolici e mini-idroelettrici.

Impianto di climatizzazione geotermica
Gli impianti geotermici sfruttano il calore proveniente dal sottosuolo; si tenga infatti conto che la temperatura del terreno è pressoché sempre costante e che in Italia è compresa in un intervallo tra 12-18 gradi. In questo modo possono essere climatizzati – riscaldandoli o raffrescandoli – gli edifici.
Un impianto geotermico può dunque tranquillamente sostituire i tradizionali climatizzatori: producono infatti aria fredda, aria calda e acqua calda sanitaria, indipendentemente dalle temperature esterne e per 365 giorni all'anno.
Se per tutti gli edifici di nuova costruzione l’impianto geotermico può essere progettato e realizzato senza alcun problema, diverso è il discorso per gli edifici esistenti. Bisogna infatti considerare che per la realizzazione di questi impianti occorre avere a disposizione un certo spazio all’esterno dell’edificio che permetta lo svolgimento degli scavi e trivellazione per la posa in opera delle sonde.
In caso di edificio in fase di ristrutturazione, si tenga però conto che si può usufruire delle detrazioni fiscali del 55%.

Da cosa è composto
Alcune onde che attraversano il terreno, il cui compito è quello di captare il calore. Le sonde possono essere poste in direzione verticale (raggiungendo e superando in alcuni casi i 100 metri di profondità) o in direzione orizzontale (posti a 1-2 metri di profondità).
una pompa di calore elettrica, installata all’interno dell’edificio. La pompa permette di trasferire il calore dal terreno all’ambiente interno in fase di riscaldamento; nella fase di raffrescamento questo ciclo viene invertito. Si ricorda che la pompa di calore utilizza elettricità.

Impianto mini eolico
Si tratta di aerogeneratori di piccola taglia che si interfacciano con la rete elettrica o che alimentano utenze isolate.
Particolarmente adatti a questi impianti le utenze residenziali in abitazione singola, purché site in aree con adeguata ventosità. Anche le aziende agricole e agrituristiche, nonché alcune tipologie di piccole e medie imprese, possono trarre vantaggio da queste applicazioni.
In base all'orientamento dell'asse di rotazione delle pale rotoriche, gli aerogeneratori possono essere
asse orizzontale (le più diffuse e le più simili agli impianti di grande taglia) o ad asse verticale.
Le turbine ad asse orizzontale possono essere bipala, tripala (le più diffuse) e multipala. Con l'aumentare del numero delle pale aumenta il rendimento dell’impianto, ma aumenta anche il prezzo.
Le turbine ad asse verticale sono più care rispetto alle altre, ma funzionano indipendentemente dalla direzione del vento e presentano una migliore resistenza anche a venti elevati e molto turbolenti.
Gli impianti eolici di potenza nominale media annua compresa tra 1 e 200 kW che siano entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2007 possono usufruire di una tariffa fissa onnicomprensiva di 0,30 € /kWh per 15 anni.

Impianto mini-idroelettrico
Si tratta di piccoli impianti idroelettrici di potenza inferiore a 1 MW in grado di produrre energia elettrica sfruttando i piccoli corsi d’acqua, come i ruscelli. Perfetti dunque per le piccole comunità montane o extraurbane. In alcuni casi possono essere utilizzati anche i canali irrigui, i canali di bonifica e le tubazioni degli acquedotti.
La piccola taglia permette di utilizzare corsi d’acqua di modeste dimensioni; i costi di realizzazione e manutenzione degli impianti sono contenuti.
Da cosa è composto:
- Una o più opere di presa e/o di accumulo.
- Uno o più canali e condotte forzate per l’adduzione.
- Una turbina per convertire l’energia cinetica in energia meccanica.

- Un generatore per trasformare l’energia meccanica in elettrica.

- Un trasformatore per innalzare la tensione in uscita dal generatore al livello della linea elettrica.

Nessun commento:

Posta un commento