lunedì 10 gennaio 2011

Finanziamento dell'impianto? Attenzione che i conti tornino...

Gli incentivi del Conto Energia per il fotovoltaico hanno messo in moto il mercato del fotovoltaico nel nostro Paese, specialmente nel settore dei piccoli impianti domestici che godono dello scaglione più alto prevista dal provvedimento. Ciò ha spinto molti privati a prendere in seria considerazione l’installazione di un sistema fotovoltaico, ma spesso l’anticipazione dell’intera somma per un impianto rappresenta un grosso ostacolo per molti. Il prezzo di un impianto da 3 kWp, la taglia classica per un’utenza domestica, infatti, si aggira tra i 5.000 e i 6.000 euro per kWp e non tutti hanno oltre 15.000 euro da anticipare per la realizzazione di un impianto anche a fronte di introiti derivati dalla produzione elettrica e dagli incentivi che possono arrivare a circa 2.000 euro l’anno.

Per far fronte a queste esigenze di mercato alcuni istituti di credito hanno creato dei prodotti finanziari, il più delle volte si tratta di veri e propri mutui, attraverso i quali è possibile finanziare in parte o al 100% il proprio impianto fotovoltaico. Naturalmente si tratta di un’operazione costosa, che si traduce di solito in un allungamento del tempo di ammortamento dell’impianto, cosa che può inficiare parzialmente la redditività complessiva dell’impianto, rendendolo produttivo in termini finanziari nella seconda metà del ventennio nel quale si gode degli incentivi del Conto Energia.

Per quanto riguarda la tipologia di mutuo, fisso o variabile, la sua durata e la percentuale di importo da finanziare non esistono regole fisse e si tratta di parametri che devono essere valutati caso per caso, calcolatrice alla mano, confrontando diverse ipotesi di mutuo, anche per essere sicuri che “l’affare” rappresentato dal Conto Energia, con l’utilizzo del finanziamento non si trasformi in un “affare” a uso e consumo solo dell’istituto bancario, facendo svanire le potenzialità di guadagno. Altra questione fondamentale per decidere se e come finanziare un impianto fotovoltaico è quella di essere ragionevolmente certi della sua produttività, ossia del tasso d’insolazione medio presente nella zona.

Il Conto Energia, infatti, remunera la produzione reale di elettricità e avere una produzione 900 kWh o una di 1.200 kWh anno per kWp installato può fare la differenza. Altro parametro importante nella decisione di un finanziamento è la scelta dello spread, ossia il ricarico che ogni istituto bancario decide di aggiungere al tasso di base e che rappresenta, sommato al costo del denaro che ha una sua quotazione – in Europa viene definita Euribor - il prezzo finale del finanziamento. Si tratta di parametro da valutare attentamente perché una variazione di spread anche di un solo punto percentuale, può voler dire parecchie migliaia di euro in più in interessi.

Tratto dalla rivista Energia Solare & Rinnovabili di novembre 2010. L'articolo della rivista approfondisce i seguenti temi:
- Come valutare la durata del finanziamento
- Variabile o fisso? Dipende dal fattore di rischio
- Chi può richiedere il finanziamento
- Quali garanzie richiedono le banche
- Cap e Floor: Che cosa vuol dire?
- Attenzione allo Spread

Abbonati qui

Nessun commento:

Posta un commento