giovedì 2 dicembre 2010

Come funziona il pannello fotovoltaico

L’insieme degli strati che compongono i pannelli fotovoltaici è detto sandwich. Il cuore del modulo fotovoltaico di tipo classico è composto da fragili celle di silicio in forma cristallina, un semiconduttore che, se colpito da una fonte elettromagnetica, rilascia elettricità; più precisamente, i fotoni provenienti dal sole forniscono l’energia sufficiente a permettere il rilascio di elettroni: è l’effetto fotovoltaico, osservato da Becquerel già nel 1839. Sulle celle sono chiaramente visibili i conduttori elettrici, saldati direttamente sui wafer, ossia le sottilissime fette di silicio.

LA STRUTTURA P-N
Gli elettroni vengono poi raccolti nei conduttori posti sopra le celle e, grazie alla particolare struttura p-n delle celle di silicio (silicio drogato), convogliati verso il basso, e la corrente elettrica di tipo continuo generata da questo processo è riversata nel circuito elettrico. Le celle sono unite fra loro tramite strisce di metallo conduttore e assemblate fra due strati di acetato di vinile (EVA) su un apposito sostegno in materiale isolante e termico quale il Tedlar, un polimero brevettato dalla DuPont.

MAI TROPPO CALDO
È fondamentale che il materiale utilizzato come supporto non sia soggetto alla dilatazione termica, poiché i moduli fotovoltaici tendono a surriscaldarsi. Per lo stesso motivo, all’interno del modulo possono essere inseriti dei diodi semiconduttori che evitano l’eccessivo calore. Analo-gamente, al momento della costruzione dell’impianto fotovoltaico, è opportuno prevedere una corretta aerazione del retro dei pannelli ed evitarne l’installazione sui cosiddetti “tetti caldi” tipici delle coperture piane.
Ulteriori info

Fonte: Energia Solare & Rinnovabili

Nessun commento:

Posta un commento