venerdì 18 marzo 2011

Nucleare o rinnovabili? Dopo l'incidente in Giappone si apre il dibattito

L'incidente nucleare che ha messo in ginocchio il Giappone ha di fatto riaperto il dibattito sulla sicurezza delle centrali e sull'opportunità di investimento in energia rinnovabile. A pochi giorni dai tagli degli incentivi al fotovoltaico voluti dal ministro Romani, si riapre una speranza che era ormai persa: dalla Camera dei Deputati è arrivato infatti un sì unanime alla mozione che obbliga il Governo a convocare immediatamente gli operatori del settore per discutere insieme un nuovo sistema di incentivi alle rinnovabili.
Mentre i Paesi europei si interrogano sulla sicurezza del nucleare, la Germania ha già chiuso 7 centrali, le più vecchie, dichiarando che quella del nucleare è soltanto una tecnologia ponte e momentanea, in attesa di un completo passaggio all'energia rinnovabile. Un segnale forte, quello tedesco, alla base del quale vi è la convinzione e la determinazione di perseguire nel più breve tempo possibile l'obiettivo del passaggio alla energia pulita. Segnale che anche l'intera Europa, alla luce dei fatti, potrebbe raccogliere in tempi brevi.

mercoledì 9 marzo 2011

Approvato il Decreto legislativo di recepimento della Direttiva 202020

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha recentemente firmato il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili.
Con questo ultimo atto si conclude l'iter legislativo del Decreto di recepimento della Direttiva 202020 che verrà pubblicato nei prossimi giorni nella Gazzetta Ufficiale.

"Visto dal punto di vista del solare termico - ha dichiarato Assolterm - il decreto presenta diversi aspetti positivi e non possiamo che essere soddisfatti per il fatto che molte delle nostre osservazioni siano state accolte. Apprezziamo lo sforzo fatto, da una parte, per semplificare l'installazione degli impianti solari termici, su cui Assolterm da anni porta avanti una serrata battaglia e, dall'altra, per introdurre, finalmente, un meccanismo di incentivazione per le rinnovabili termiche che ha il duplice merito di riconoscere pari dignità a termico ed elettrico e di rendere l'incentivo strutturale e maggiormente appetibile per l'utente finale. Facciamo riferimento all'articolo 26 che introduce un incentivo “per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni " con le seguenti caratteristiche:

* ha lo scopo di assicurare una equa remunerazione dei costi di investimento ed esercizio ed è commisurato alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili

* il periodo di diritto all’incentivo non può essere superiore a dieci anni e decorre dalla data di conclusione dell’intervento

* resta costante per tutto il periodo di diritto e può tener conto del valore economico dell’energia prodotta

* è assegnato tramite un contratto di diritto privato fra il GSE e il soggetto responsabile dell’impianto, sulla base di un contratto-tipo.

L'articolo rimanda, per la definizione delle modalità di attuazione (valori degli incentivi, requisiti tecnici, monitoraggio, erogazione, ecc.), alla adozione di decreti attuativi entro 6 mesi dall'entrata in vigore del Decreto. Assolterm si rende disponibile fin da adesso a fornire il proprio contributo esperto nella definzione dei migliori criteri per supportare il mercato del solare termico in modo che possa svilupparsi nei prossimi anni in modo sano e duraturo, creare ricchezza e occupazione nel nostro Paese e contribuire in modo significativo, e al minor costo, al raggiugimento degli obiettivi al 2020. In conclusione ci preme tornare a esprimere il nostro apprezzamento per l'attenzione finalmente data al settore della produzione di energia termica da fonti rinnovabili, e auspichiamo che si continui in questa direzione virtuosa, dando continuità alla normativa sull'incentivazione di tutte le fonti rinnovabili (termiche ed elettriche) in modo da supportare lo sviluppo di una completa filiera italiana di aziende di produzione, distribuzione, progettazione e installazione di impianti ad energia rinnovabile".

lunedì 14 febbraio 2011

Miglioriamo il decreto sulle rinnovabili per un paese in classe A+++

All’interno del dibattito sul decreto rinnovabili Paola Ferroli, Presidente Assotermica, pone l’attenzione sulla necessità di fare vera efficienza energetica utilizzando vere fonti rinnovabili e in tempi certi, puntando sulle tecnologie in cui l’Italia è leader storico.

“Chiediamo di mantenere l’obbligo di utilizzare sistemi di climatizzazione e produzione di acqua calda che utilizzano fonti rinnovabili termiche anche nelle ristrutturazioni degli edifici sotto i mille mq, concedendo ai costruttori lo stesso tipo di bonus volumetrico che viene dato per la realizzazione di interventi su edifici di taglia superiore”. - Afferma Ferroli – “E’ necessario scaglionare in modo più graduale le percentuali obbligatorie di introduzione di sistemi che utilizzano fonti rinnovabili negli edifici nuovi e nelle ristrutturazioni”.
Ciò consentirebbe un’evoluzione organica dell’intero mercato. Paesi come Francia, Germania e UK che hanno programmato in modo assai più graduale del nostro le trasformazioni del proprio mercato, hanno comunque scontato una grossa difficoltà nel rispettare gli obblighi di introduzione di sistemi anche più semplici rispetto agli attuali presi in considerazione dal decreto FER per la promozione delle Fonti Rinnovabili in Italia.

“Proponiamo di mantenere l’obbligo di integrazione da rinnovabili (climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria) pari al 20% entro il 2013 e al 25% nel 2015. Questi obiettivi dovrebbero combinarsi con l’obbligo, attualmente in essere, di introdurre sistemi per la produzione di sola acqua calda sanitaria da rinnovabili pari al 50% del fabbisogno relativo entro il 2013 e al 60% entro il 2015”. – Conclude Paola Ferroli – “Tale soluzione tecnologica sta già producendo importanti risultati in termini di efficienza energetica e al contempo fa crescere il comparto industriale italiano promuovendo tecnologie realizzate direttamente sul territorio nazionale”.

Bonomi di Anima: Decreto rinnovabili, occasione da non perdere

L’industria meccanica italiana torna a crescere soprattutto nei comparti più avanzati. E’ il caso dei sistemi e degli impianti e la componentistica delle tecnologie dedicate al comfort domestico per la climatizzazione invernale ed estiva, la produzione di acqua calda sanitaria e il trattamento dell’acqua.

“Mi auguro che anche da parte della commissione industria del senato nei prossimi giorni venga recepita l’importanza di comprendere nel decreto sulle rinnovabili tutte le ristrutturazioni, anche degli edifici sotto i mille mq, gli ampliamenti ottenuti applicando il Piano Casa, per i quali chiediamo siano applicabili anche gli incentivi del 55%, una progressione graduale ma certa dell’inserimento di tecnologie ad alta efficienza energetica per favorire il ricambio tecnologico degli edifici”.

Favorendo l’introduzione della singola tecnologia nelle situazioni dove può apportare miglior beneficio, eviteremo anche lo spiacevole balzello che le famiglie italiane rischiano di trovarsi nella bolletta del gas per pagare i miglioramenti tecnologici e quindi anche i benefici, destinati solo ad alcuni. “Mi auguro che il lavoro parlamentare prosegua, nonostante le interferenze di questo periodo, con lo stesso passo con cui stanno marciando le nostre aziende dove lavoratori e imprenditori assieme continuano a dimostrare la grande capacità di affrontare la crisi più grave dell’epoca moderna”.

Il primo prototipo di fotovoltaico di terza generazione senza silicio

L’innovazione nel settore della produzione di energia pulita, nata all’interno dell’Università di Torino, è stata presentata recentemente nel comune della cintura torinese.
Tra un anno è prevista l’industrializzazione del materiale: ”Il gruppo Kinexia – ha spiegato Aldo Corgiat, sindaco di Settimo Torinese – società quotata alla Borsa di Milano che opera nel settore delle energie rinnovabili, ha in animo di investire nello sviluppo del progetto di fotovoltaico organico portato avanti da Cyanine Technologies e Pianeta”.

Le applicazioni di questa tecnologia saranno molteplici: grazie all’utilizzo di coloranti per celle fotovoltaiche imprigionati tra due lastre di vetro, sarà possibile produrre energia elettrica tramite qualunque tipo di superficie vetrata, che tra l’altro non necessiterà dell’esposizione diretta ai raggi solari. Tra le applicazioni future, sono allo studio tettucci per automobili, tessuti capaci di ricaricare il cellulare, tende da campo in grado di ricaricare il notebook.

Fonte: ClickTheBrick

venerdì 4 febbraio 2011

NanoSail-D, il satellite che viaggia a vele solari

La NanoSail-D mentre sorvola l'Italia meridionale
Si chima NanoSail-D ed è il primo satellite che dovrà compiere il giro del mondo senza l'ausilio del propellente, col quale si muovono generalmente i satelliti, bensì grazie alla pressione ricevuta dalla radiazione del Sole.
Grazie alle sue "vele solari", che gli permettono di essere spinto dalla pressione della radiazione solare, l’apparecchio finirà la sua missione calandosi lentamente verso l'atmosfera terrestre, dove si frantumerà senza lasciare traccia di sé nello spazio. E' questa un'altra sperimentazione portata avanti dagli scienziati della Nasa e che permetterà di ridurre la quantità di "spazzatura spaziale" rappresentata oggi da un'enorme quantità di satelliti in orbita.
E pensare che di NanoSail-D si erano ormai perse le speranze. Incastrata infatti nel satellite che l'eveva portata in orbita lo scorso novembre, soltanto il 17 gennaio scorso - probabilmente per un movimento di assestamento del satellite - la NanoSail-D è uscita e ha aperto le sue vele, cominciando la sua navigazione spaziale. Anche questa è energia rinnovabile...

giovedì 3 febbraio 2011

La strumentazione che scopre le microfratture delle celle fotovoltaiche

IBC Solar, azienda tedesca specializzata nel settore fotovoltaico, ha recentemente iniziato ad utilizzare delle camere ad elettroluminescenza nel suo laboratorio in Germania. Questa strumentazione testa le caratteristiche dei materiali di cui sono composti i moduli fotovoltaici, riuscendo ad individuare eventuali microfratture delle celle e favorendo un rapido controllo sui moduli in entrata, verificando la presenza di possibili rotture dovute al trasporto. Il test dell’elettroluminescenza completa il rigoroso programma di controllo qualità già operativo in IBC Solar.

Da dicembre 2010, IBC Solar sta testando i moduli in entrata utilizzando la misurazione ad elettroluminescenza. Questo test è basato sul processo inverso del fotovoltaico: ai moduli viene applicata una tensione per verificare i flussi di corrente, mentre una camera con dei sensori speciali rende visibile ad occhio nudo la luce ad infrarossi emessa dalle celle. Le celle funzionanti avranno un aspetto luminoso, mentre quelle danneggiate appariranno scure. Passano questo test solo i moduli che dimostrano una distribuzione uniforme della corrente.

Il test ad elettroluminescenza ha diversi vantaggi, in primis la possibilità di mostrare in pochi minuti eventuali difetti di fabbricazione e rotture subite durante il trasporto.
Per testare più moduli in parallelo, IBC Solar ha allestito due camere che vengono utilizzate per test a campione su grandi quantità. La misurazione dei parametri dei moduli con elettroluminescenza si aggiunge all’attuale programma di controllo qualità di IBC Solar, che prevede una camera climatica, un flasher e rilevazioni sulle prestazioni nel lungo periodo in un campo test.

Marco Siller, Direttore del Product Management di IBC Solar, spiega: “Grazie al nostro programma di controllo qualità, vogliamo essere sicuri che i nostri clienti ottengano dalla loro installazione fotovoltaica una produzione di energia elevata nel lungo periodo. Sebbene il Conto Energia sia garantito per legge per 20 anni, le installazioni fotovoltaiche possono fornire energia per un lasso di tempo maggiore. Se riusciamo ad individuare tutti i possibili difetti dei moduli fin dall’inizio, riceveremo potenzialmente meno reclami e incrementeremo la customer satisfaction. Per questo stiamo continuando ad investire in strumentazioni e programmi di controllo, per migliorare ulteriormente gli standard esistenti”.